“Il centrodestra sulle misure di sostegno alla povertà è un po’ “Giano bifronte”. Da un lato, a livello nazionale, il governo Meloni sì è precipitato a togliere il reddito di cittadinanza. In Sicilia, invece, il governo Schifani, stessa compagine, ha istituito il reddito di povertà, sotto la spinta anche di tanti sindaci che hanno chiesto la misura per aiutare tanta gente che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena. Atteso che per l’erogazione del beneficio regionale sono arrivate oltre 100 mila richieste e che lo stanziamento in bilancio riuscirà a soddisfare a malapena il 10 per cento delle istanze, auspico che il governo Schifani accolga nella manovra da 50 milioni di euro, di prossima approvazione, gli emendamenti che come Movimento 5Stelle abbiamo presentato per aumentare lo stanziamento al fine di riconoscere il reddito di povertà ad un numero maggiore di siciliani, quale misura di welfare e per consentire il ricovero in strutture protette degli indigenti in condizioni di marginalità sociale estrema”. Lo afferma Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Assemblea regionale siciliana.