Le sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno indetto per sabato 24 maggio uno sciopero nazionale dei lavoratori di Lidl Italia, con mobilitazioni anche in Sicilia, dove operano circa 1.300 dipendenti in 65 punti vendita.
Lo sciopero nasce dalla rottura delle trattative sul contratto integrativo aziendale. I sindacati criticano Lidl per non redistribuire i consistenti utili aziendali – circa 1,3 miliardi di euro in cinque anni, su un fatturato annuo di oltre 7 miliardi – e per pretendere flessibilità eccessiva a fronte di proposte economiche giudicate insufficienti: buoni spesa per 300 euro e un una tantum di 100 euro lordi, subordinata alla firma del contratto.
Oltre alle rivendicazioni economiche, i sindacati denunciano un’organizzazione del lavoro problematica: carichi eccessivi, orari imprevedibili e contratti part-time poco tutelanti, che rendono difficile conciliare vita privata e lavoro.
I rappresentanti sindacali siciliani, Camellini (Filcams), Spitalieri (Fisascat) e Saja (Uiltucs), auspicano che lo sciopero porti Lidl a riaprire il confronto con proposte più eque per i lavoratori, considerati protagonisti del successo aziendale.