L’Italia torna al voto per una doppia tornata elettorale. Oggi, domenica 8 giugno, e domani, lunedì 9, i cittadini sono chiamati alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi.
I seggi saranno aperti oggi, domenica 8 giugno, dalle 7:00 alle 23:00, e domani, lunedì 9 giugno, dalle 7:00 alle 15:00. Lo spoglio inizierà immediatamente dopo la chiusura delle urne.
I cinque referendum: lavoro e diritti civili
Quattro dei cinque quesiti referendari sono stati proposti dalla CGIL, con l’obiettivo dichiarato di invertire la tendenza di deregolamentazione del mercato del lavoro iniziata oltre vent’anni fa. I temi riguardano:
l’abolizione delle causali obbligatorie per i contratti a termine oltre i 12 mesi;
l’ampliamento delle tutele contro i licenziamenti illegittimi;
l’estensione delle garanzie previste dallo Statuto dei Lavoratori anche alle piccole imprese;
l’eliminazione della norma che consente multe simboliche al posto del reintegro nei licenziamenti ingiusti.
Il quinto quesito, di natura diversa, riguarda invece una norma sull’acquisizione della cittadinanza: l’obiettivo è rimuovere un passaggio burocratico che rende più difficile ottenere la cittadinanza italiana per i figli di stranieri nati o cresciuti in Italia, riaprendo un dibattito fermo da anni sul cosiddetto “ius culturae”.
Come previsto per i referendum abrogativi, il risultato sarà valido solo se voterà almeno il 50% + 1 degli aventi diritto. Secondo le prime rilevazioni e sondaggi, l’affluenza potrebbe fermarsi intorno al 35%, un dato che – se confermato – vanificherebbe l’effetto giuridico dei quesiti, anche in caso di vittoria del Sì.