A Palermo quattro giorni di eventi ricordano Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta, uccisi da Cosa nostra in via D’Amelio il 19 luglio di 33 anni fa. Iniziative culturali, mostre, dibattiti e momenti di riflessione collettiva uniscono la memoria alla richiesta di verità e giustizia.
Il programma, presentato alla Casa di Paolo con la partecipazione del fratello Salvatore Borsellino, si è aperto oggi con la presentazione del libro “Medico in terra di mafia”.
Giovedì 17 luglio prevede:
la celebrazione dei 10 anni della Casa di Paolo (ore 16),
l’inaugurazione della mostra di Gaetano Porcasi in via D’Amelio (ore 20),
e il dibattito “Legami di memoria: i mandanti senza nome” (ore 21).
Venerdì 18:
presentazione del libro “Stato-mafia – La guerra dei trent’anni” (ore 17),
incontro a Villa Trabia su “Strage Borsellino: tutta la verità” (ore 20),
e veglia scout Agesci in via D’Amelio (ore 21).
Il culmine sarà sabato 19 luglio:
al mattino attività per bambini in via D’Amelio (ore 8),
donazione di un’auto alla Casa di Paolo (ore 11),
incontro del movimento Agende Rosse (ore 15),
minuto di silenzio alle 16:58 accompagnato da letture commemorative,
dibattito e videoproiezione a cura di OurVoice (ore 18:30 e 21:30).
Salvatore Borsellino, fratello del magistrato commenta così la commemorazione di quest’anno.
«Sono passati 33 anni, ma ancora purtroppo non abbiamo né verità né giustizia. Quello che vorrei fare notare, in questi giorni di memoria, è che via D’Amelio fa parte di una serie di stragi che hanno insanguinato il nostro Paese e avevano lo scopo preciso di cambiare l’equilibrio politico. Voglio inoltre dare voce a quei giovani che sono stati ingannati con l’anticipazione del minuto di silenzio per la strage di Capaci, ai familiari delle vittime di mafia e alle associazioni di cui fanno parte. Non ci sarà posto per altro in via D’Amelio: chi vuole può venire come libero cittadino e non come istituzione. Se dovesse venire qualcuno che fa parte di quel mondo istituzionale che ad oggi non ci ha dato né verità né giustizia, noi alzeremo l’agenda rossa e poi ci volteremo per dargli le spalle».
Durante le commemorazioni verrà anche presentata la nuova edizione dell’Agenda Rossa, curata da Borsellino con prefazione di Saverio Lodato.