Lo Scribo
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura
  • Attualità
  • Sport
  • Economia
  • Salute
  • Cook
  • Lo Scribo Tv
  • Contatti
No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura
  • Attualità
  • Sport
  • Economia
  • Salute
  • Cook
  • Lo Scribo Tv
  • Contatti
No Result
View All Result
Lo Scribo
No Result
View All Result
Home Politica

Pesca. Futuro di rilancio o fallimento del settore, il governo Meloni prova a batter ciglio

by Giuseppe Messina
Luglio 17, 2025
in Politica
0
La difesa dei confini marittimi nel Mediterraneo passa dalla ZEE
Share on FacebookShare on Twitter

Il governo nazionale in materia di pesca sembra essersi svegliato ed aver compreso che occorre guardare oltre la burocrazia dell’Unione Europea, i limiti ed i divieti che hanno portato il settore al fallimento. Aver poi dato centralità alla regione Marche con una conferenza internazionale che ha messo attorno ad un tavolo anche paesi marittimi extracomunitari, è un dato che va riscontrato con interesse. La sorte della pesca nel mar Adriatico è certamente importante per l’economia che ruota intorno al comparto produttivo non solo per l’italia ma per tutti i paesi dei Balcani. E fin qui tutto sembra andare a gonfie vele, nel senso di una politica che prende coscienza che occorre invertire una ultratrentennale azione degli uffici di Bruxelles tesa a contrastare lo sforzo di pesca nel Canale di Sicilia e in generale in tutto il Mediterraneo, Tirreno e Adriatico compresi, senza aver mai ottenuto alcun risultato rilevante. Soprattutto nel quadrante centrale del Mediterraneo che ha visto sostituirsi alle imbarcazioni comunitarie quelle africane e mediorientali lasciando aperto lo squarcio sui dati dello sforzo di pesca, rimasto sostanzialmente invariato. Ciò che è mutato sensibilmente è la struttura produttiva ed occupazionale del comparto, ridotto a meno del 30 per cento rispetto a trent’anni fa sia in termini di pescherecci che di occupati. Incuriosisce lo slancio del ministro della pesca italiano Lollobrigida che con entusiasmo ha annunciato l’intesa per: “costruire un piano di gioco dove le regole siano uguali per tutti e vengano applicate per tutti allo stesso modo”. Va rimarcato che a differenza de Le Marche, in Sicilia il G7 si è tenuto a Siracusa nel settembre del 2024 con la partecipazione dei ministri dell’agricoltura dei paesi membri del G7 e di rappresentanti di nove paesi africani, con l’obiettivo di promuovere la sicurezza alimentare, la sostenibilità e lo sviluppo legato ai territori. A distanza di quasi un’anno non si hanno però segnali concreti e tangibili di cambiamento nel settore per le marinerie che operano nel Canale di Sicilia e lungo i quadranti di levante e ponente del bacino del Mediterraneo. E il sottosegretario La Pietra che continua ad insistere sul tema cruciale del mancato ricambio generazionale nel settore. Lo stesso ha dichiarato in occasione della conferenza ne Le Marche che: “Esiste il rischio concreto che in futuro non mangeremo più pesce non per scarsità nei mari, ma per mancanza di pescatori. La collaborazione tra Italia, Croazia, Slovenia, Albania, Montenegro e le amministrazioni locali è l’unica strada per un futuro sostenibile del Mare Adriatico”. Siamo certi che lo stesso si sia documentato e reso conto che nessun giovane ha stimolo ad avvicinarsi in un settore dove la paga è da fame e l’ambiente di lavoro angusto e insicuro. Si, perchè grazie all’ottusità dell’Unione europea gli imprenditori ittici non hanno alcuna possibilità di ammodernare o costruire nuove imbarcazioni più sicure, confortevoli ed ecosostenibili, costretti alla battuta di pesca per un numero di giorni all’anno così risicato che è diventato insostenibile economicamente. I segnali di discontinuità da parte del governo Meloni rispetto alla dannosa politica della pesca comunitaria sono visibili e chiari. Purtroppo, non basta un’intesa tra l’Italia e alcuni paesi protagonisti del Mediterraneo. Se non si corre ai ripari con un accordo tra tutti i paesi mediterranei extracomunitari e l’Unione europea la pesca entro il 2030 chiuderà i battenti facendo felici tutti gli importatori che negli ultimi decenni hanno fatto soldi a palate; dato che il consumo di ittici non si è ridotto, anzi, è aumentato. La politica è scelta, è decisione. Ed allora, spetta a questo governo stabilire in quale direzione portare l’Italia in merito alla capacità di modernizzare il settore della pesca, affrancarsi dalla sleale concorrenza dei paesi africani, balcanici e del medio oriente, garantire una capacità reddituale sostenibile e spingere verso il ritorno dell’occupazione, soprattutto giovanile. Sarà un beneficio sicuro il riconoscimento della specificità del mare Mediterraneo ai fini della salvaguardia del mare e della tutela delle imprese che vi operano. Una scommessa che soltanto se ci si crede davvero sarà possibile vincere, riuscendo a coniugare investimenti, tutele e crescita sostenibile nel rispetto ambientale, al netto degli effetti del cambiamento climatico e delle specie aliene. Diversamente, il tutto si fermerà ai soliti proclami di circostanza del politico di turno, con enormi danni per l’economia primaria italiana, i cui pescatori sono stati nel passato degli rappresentanti e leader di una imprenditoria sconosciuta prima e destinata a chiudere i battenti.

Giuseppe Messina

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimissime

  • All
  • Politica
Servizi all’Infanzia, Manifestazione d’interesse per la gestione dei due micro nido comunali

Servizi all’Infanzia, Manifestazione d’interesse per la gestione dei due micro nido comunali

Luglio 17, 2025
Lite familiare degenera in violenza in pieno centro: 57enne finisce in ospedale a Palermo

Lite familiare degenera in violenza in pieno centro: 57enne finisce in ospedale a Palermo

Luglio 17, 2025
Mazara del Vallo si prepara al Festino di San Vito 2025

Mazara del Vallo si prepara al Festino di San Vito 2025

Luglio 17, 2025
Omicidio, uomo è stato accoltellato a morte in strada

Mazara, confisca di beni per 2,3 milioni di euro per un 57enne mazarese

Luglio 17, 2025

Seguici

Lo Scribo.it è un giornale d’informazione online nato con l’obiettivo di offrirvi un’esperienza completa e coinvolgente, fornendovi sempre le informazioni più aggiornate su quello che accade in Italia ed in Sicilia.

Ultimissime

Servizi all’Infanzia, Manifestazione d’interesse per la gestione dei due micro nido comunali

Servizi all’Infanzia, Manifestazione d’interesse per la gestione dei due micro nido comunali

Luglio 17, 2025
Lite familiare degenera in violenza in pieno centro: 57enne finisce in ospedale a Palermo

Lite familiare degenera in violenza in pieno centro: 57enne finisce in ospedale a Palermo

Luglio 17, 2025
Privacy Policy Cookie Policy
  • Chi Siamo
  • Pubblicità
  • Contatti

© Tutti i diritti sono riservati lo scribo.it 2025 Lo Scribo s.r.l.s. - P.IVA 02879880819 - Testata registrata al Tribunale di Marsala n. 224 del 06/02/2024 - Direttore Roberto Marrone

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura
  • Attualità
  • Sport
  • Economia
  • Salute
  • Cook
  • Lo Scribo Tv
  • Contatti

© Tutti i diritti sono riservati lo scribo.it 2025 Lo Scribo s.r.l.s. - P.IVA 02879880819 - Testata registrata al Tribunale di Marsala n. 224 del 06/02/2024 - Direttore Roberto Marrone

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist