A quasi 37 anni dal suo brutale omicidio, Mauro Rostagno riceve ufficialmente la cittadinanza onoraria della città di Trapani. Il Consiglio comunale ha approvato la decisione all’unanimità, sancendo un gesto carico di significato simbolico e politico. Un tributo che va oltre la mera formalità: è il riconoscimento a un uomo che ha scelto questa terra, l’ha amata profondamente e ha pagato con la vita il prezzo della sua ricerca della verità.
Rostagno, sociologo, giornalista e attivista, aveva spesso affermato di sentirsi “più trapanese dei trapanesi”, perché aveva scelto Trapani come luogo in cui vivere, combattere e impegnarsi per una società più giusta. Il suo lavoro di denuncia, svolto soprattutto attraverso l’emittente televisiva RTC, aveva scosso gli equilibri di una realtà difficile, fatta di silenzi, connivenze e omertà. Fu proprio questo impegno in prima linea contro la mafia a costargli la vita, il 26 settembre 1988.
Il conferimento della cittadinanza onoraria arriva in un momento di forte tensione politica per la città, rendendo ancora più rilevante il valore dell’iniziativa. L’unanimità con cui è stata approvata la delibera rappresenta un raro momento di unità istituzionale, un messaggio forte e chiaro: la memoria di Mauro Rostagno è patrimonio comune, e il suo sacrificio non è stato dimenticato.
Questa scelta non è soltanto un atto dovuto verso chi ha dato tutto per la collettività, ma anche un invito alla riflessione, soprattutto per le nuove generazioni. Rostagno continua a rappresentare un esempio di coraggio civile, un simbolo di quella lotta per la verità e la libertà che ancora oggi deve essere portata avanti con determinazione.
Con questo riconoscimento, Trapani non fa soltanto i conti con il proprio passato, ma afferma con forza la volontà di costruire un futuro in cui l’impegno civile e la giustizia non siano valori astratti, ma principi concreti e condivisi. Da oggi, Mauro Rostagno è ufficialmente cittadino onorario di Trapani. Ma, per molti, lo era già da tempo.