Lo Scribo
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura
  • Attualità
  • Sport
  • Economia
  • Salute
  • Cook
  • Contatti
No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura
  • Attualità
  • Sport
  • Economia
  • Salute
  • Cook
  • Contatti
No Result
View All Result
Lo Scribo
No Result
View All Result
Home Cultura

Salute: storia di una parola tra brindisi, paure e ossessioni moderne. Di Salvatore Pecorella

Redazione by Redazione
Ottobre 7, 2025
in Cultura, Viro Vino
0
Salute: storia di una parola tra brindisi, paure e ossessioni moderne. Di Salvatore Pecorella
Share on Facebook

C’è un momento in cui la parola “salute” ha smesso di essere un augurio e si è trasformata in un imperativo. È successo gradualmente, quasi senza che ce ne accorgessimo. Oggi non basta più stare bene: bisogna allenarsi, contare le calorie, eliminare qualsiasi piccolo rischio dalla propria vita. E in questo clima di allarme continuo, persino un bicchiere di vino è diventato oggetto di sospetto. Ma davvero ogni goccia di alcol rappresenta un pericolo mortale? O forse stiamo perdendo di vista qualcosa di più profondo, un equilibrio antico che la parola stessa custodisce da millenni?

Partiamo da lontano. “Salute” viene dal latino salus, salutis, che a sua volta affonda le radici nell’indoeuropeo sol-, che significa “intero”, “integro”. La stessa matrice linguistica ha generato parole come “salvare”, “salvo”, “salvezza”. Nell’antica Roma, salus non indicava semplicemente l’assenza di malattie: era un concetto molto più ampio, che abbracciava il benessere generale, la conservazione, la sicurezza. Era così centrale nella vita dei romani che avevano persino una dea dedicata, Salus, protettrice tanto del singolo quanto della collettività.

Nel corso dei secoli, la parola ha mantenuto questo doppio respiro, fisico e spirituale. Nel Medioevo, quando le malattie venivano spesso interpretate come punizioni divine, salute del corpo e salvezza dell’anima erano inseparabili. I guaritori erano figure religiose, e la cura passava attraverso la preghiera tanto quanto attraverso i rimedi. La salute era una questione di integrità totale, non solo di funzionamento biologico.

Questa idea di integrità si riflette anche in un legame etimologico inaspettato: quello tra sale e salute. Nell’antica Roma, i soldati ricevevano parte del compenso in sale, da cui deriva la parola “salario”. Il sale era prezioso perché essenziale per conservare gli alimenti e quindi per la sopravvivenza, ma veniva usato anche per disinfettare le ferite. Ciò che serviva a mantenere in vita diventava simbolo di cura e prosperità. Oggi la scienza ci invita a moderarne il consumo, eppure l’etimologia continua a ricordarci che il rapporto tra cibo e benessere è radicato nella cultura umana da sempre.

Ed è qui che entra in scena il brindisi. Perché quando alziamo un calice diciamo proprio “alla salute”? La tradizione ha origini antichissime e, secondo alcune fonti, anche inquietanti. Nel Medioevo, quando gli avvelenamenti erano una pratica diffusa nelle corti, far tintinnare i bicchieri faceva schizzare il liquido da un recipiente all’altro: se uno era avvelenato, lo sarebbero stati tutti. Dire “alla salute” era quindi un augurio di protezione dal veleno. Nelle culture antiche greche, invece, brindare significava offrire una libagione agli dei: si versavano le prime gocce di vino per terra, come dono divino, poi si beveva augurando benessere ai presenti.

Quasi tutte le culture del mondo hanno una forma di brindisi legata alla salute, anche se con sfumature diverse. In Germania si dice “Prost”, dal latino prosit, “che sia di beneficio”. In Russia, “Na zdorovie” accompagna discorsi elaborati che culminano nella rottura del bicchiere. In Giappone, “Kanpai” significa “svuotare il bicchiere”, un invito a vivere pienamente l’istante. In Francia si dice semplicemente “Santé”, alla salute. Nonostante le differenze, il gesto rimane universale: un momento di condivisione, un augurio positivo, un riconoscimento della fragilità e della bellezza del vivere.

Anche quando salutiamo qualcuno che starnutisce diciamo “salute”, e non è casuale. Durante la peste nera del Trecento, lo starnuto era considerato uno dei primi sintomi della malattia. Dire “salute” a chi starnutiva era letteralmente un augurio di sopravvivenza.

La salute, per i filosofi antichi, era sinonimo di equilibrio. I greci parlavano di eucrasia, l’armonia degli umori che costituiva lo stato di benessere perfetto. Aristotele la considerava una forma di virtù, un punto medio tra eccesso e difetto. Arthur Schopenhauer, secoli dopo, avrebbe scritto: “La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente”. È la condizione che ci permette di perseguire qualsiasi altro bene. Ma proprio qui emerge il paradosso: quando la ricerca ossessiva della salute diventa essa stessa una prigione, non stiamo tradendo il suo significato originario?

Questa domanda ci porta dritti al presente, a quel terrorismo mediatico che dipinge ogni comportamento come potenzialmente letale. Il vino, in particolare, è finito nel mirino. È vero che l’alcol in eccesso fa male, questo è un fatto scientifico innegabile. Ma esiste una differenza enorme tra abuso e consumo moderato e consapevole. Un bicchiere di vino bevuto durante un pasto condiviso con persone care non è solo un atto di consumo, è un momento di socialità, di rallentamento, di piacere. E questi aspetti hanno un impatto reale sul benessere complessivo.

Viro Vino nasce proprio da qui: dall’idea che il vino non sia solo un prodotto, ma un linguaggio culturale capace di raccontare le parole che usiamo ogni giorno. Questo progetto, che ha preso forma prima come canale YouTube e ora anche come rubrica su LoScribo.it, esplora ogni settimana una parola attraverso la lingua, la storia, la musica, il cinema e la filosofia, usando poi il vino come chiave di lettura. Il vino non è il protagonista assoluto, ma un modo per entrare in contatto con le esperienze e le emozioni che le parole custodiscono. Dopo vent’anni nel mondo del vino e una vita dedicata alle parole, questo spazio vuole esplorare le connessioni tra i due linguaggi, perché le parole agiscono dentro di noi: conoscerne il senso ci aiuta a essere più lucidi, consapevoli e maturi.

E allora penso a mia nonna, che qualche mese fa ha compiuto cento anni e continua a bere due dita di vino a pranzo e a cena. Non solo sta benissimo fisicamente, ma ha una lucidità mentale straordinaria. Fa ancora la pasta con le sarde, un capolavoro assoluto. Non sto dicendo che il vino sia l’elisir di lunga vita, ma forse possiamo considerare che una vita di moderazione, piacere consapevole e assenza di stress sia più salutare di una vita di privazioni ossessive.

Perché è proprio questo il rischio della nostra epoca: trasformare la salute da mezzo a fine. Non si cerca più la salute per vivere bene, ma si vive per essere sani. E questa inversione ha generato nuove forme di patologia. L’ortoressia, l’ossessione per il cibo “puro”, che porta a carenze nutrizionali e isolamento sociale. La vigoressia, l’ossessione per l’attività fisica compulsiva, con rischi di infortuni e squilibri ormonali. L’ipocondria salutista, la paura costante di ammalarsi che genera ansia cronica e, paradossalmente, danneggia la salute stessa.

Non si tratta di ignorare le raccomandazioni mediche, che vanno sempre ascoltate e rispettate. Ma dobbiamo essere consapevoli che il sensazionalismo mediatico, la ricerca di visibilità o un approccio eccessivamente rigido possono trasformare messaggi utili in forme di terrorismo psicologico.

La salute, tornando all’etimologia, riguarda l’essere integri, completi. E questa integrità include anche la gioia di vivere, il piacere della convivialità, la libertà di concedersi piccoli piaceri consapevoli. Un calice di vino bevuto con moderazione, apprezzandone i profumi, i sapori, la storia millenaria che rappresenta, condividendolo con le persone care, è forse uno di quei piccoli piaceri che rendono la vita più ricca senza comprometterne la qualità o la durata.

Come diceva Ippocrate, il padre della medicina: “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”. E a volte, aggiungo io, anche un buon bicchiere di vino può essere una medicina. Per l’anima, per lo spirito di convivialità, per la gioia di vivere che, alla fine, è parte integrante della salute stessa.

Quindi, la prossima volta che alzerete un calice, ricordate l’antica saggezza contenuta in quella parola: salute. Non è solo un augurio di benessere fisico, ma di pienezza di vita. Alla salute, dunque.

Redazione

Redazione

Related Posts

Custonaci, concluso “Memorie e Futuro 2025”: 475 bambini e 19 realtà locali per un modello di coesione intergenerazionale
Cultura

Custonaci, concluso “Memorie e Futuro 2025”: 475 bambini e 19 realtà locali per un modello di coesione intergenerazionale

Novembre 6, 2025
Mazara, anticipato al 6 novembre la Danza storica e Partita a scacchi con personaggi viventi
Cultura

Mazara, anticipato al 6 novembre la Danza storica e Partita a scacchi con personaggi viventi

Novembre 5, 2025
Consiglio comunale Marsala del 3 Luglio. Approvata la mozione “per il cessate il fuoco a Gaza e il riconoscimento dello Stato di Palestina”
Cultura

“Marsala Città della Pace. Un cammino di rigenerazione e fraternità”.

Novembre 4, 2025
Next Post
Mobilitazione proPal si ma senza dimenticare la storia

Mobilitazione proPal si ma senza dimenticare la storia

Trapani Shark: stasera il debutto europeo in Champions League: arriva Tenerife

Trapani Shark: stasera il debutto europeo in Champions League: arriva Tenerife

Brutale aggressione nella notte in pieno centro a Mazara

Scivola per strada e finisce in un canalone. Muore a 58 anni

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Le ultime notizie

Reddito di povertà, Schifani: «Boom di richieste, pensiamo di finanziare 10 mila famiglie»
Politica

Schifani revoca le deleghe agli assessori della Dc: “Serve trasparenza e rigore”

Novembre 10, 2025
Mazara, tenta la fuga per sottrarsi all’arresto e ferisce un carabiniere
Cronaca

Mazara, tenta la fuga per sottrarsi all’arresto e ferisce un carabiniere

Novembre 10, 2025
Carta di Identità cartacea valida fino al prossimo 3 agosto: cosa fare dopo?
Attualità

Carta di Identità cartacea valida fino al prossimo 3 agosto: cosa fare dopo?

Novembre 10, 2025
Sversa illegalmente in un terreno 5000 litri di acque reflue: denunciato 48enne
Cronaca

Sversa illegalmente in un terreno 5000 litri di acque reflue: denunciato 48enne

Novembre 10, 2025

Da non perdere

Mazara, sabato 15 marzo l’evento “la Tavola rotonda” sul Ddl Turismo al Collegio dei Gesuiti
Politica

Mazara, sabato 15 marzo l’evento “la Tavola rotonda” sul Ddl Turismo al Collegio dei Gesuiti

Marzo 6, 2025
Futuri sposi donano un defibrillatore al Comune di Marsala
Cronaca

Futuri sposi donano un defibrillatore al Comune di Marsala

Luglio 31, 2025
Trapani calcio, Vincenzo Torrente il quarto allenatore della stagione
Sport

Trapani calcio, Vincenzo Torrente il quarto allenatore della stagione

Gennaio 30, 2025

In evidenza

Mazara, tenta la fuga per sottrarsi all’arresto e ferisce un carabiniere
Cronaca

Mazara, tenta la fuga per sottrarsi all’arresto e ferisce un carabiniere

by Redazione
Novembre 10, 2025
0

I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo, hanno arrestato un 41enne del posto in esecuzione di un’ordinanza di espiazione...

Carta di Identità cartacea valida fino al prossimo 3 agosto: cosa fare dopo?

Carta di Identità cartacea valida fino al prossimo 3 agosto: cosa fare dopo?

Novembre 10, 2025
Pif a La Repubblica: “Dobbiamo vivere questo modo di fare politica con la stessa indignazione  di un attentato di mafia”

Pif a La Repubblica: “Dobbiamo vivere questo modo di fare politica con la stessa indignazione di un attentato di mafia”

Novembre 9, 2025
Appalti truccati, la DDA di Palermo ha chiesto l’arresto di Cuffaro e altre 17 persone

Cuffaro si è dimesso da Segretario della Democrazia Cristiana

Novembre 8, 2025
Prevenzione e contrasto del bullismo e del cyber bullismo: la Polizia incontra gli studenti di Alcamo

Prevenzione e contrasto del bullismo e del cyber bullismo: la Polizia incontra gli studenti di Alcamo

Novembre 8, 2025
Regione, Giunta sospende tre dirigenti dopo le indagini della Procura

Regione, Giunta sospende tre dirigenti dopo le indagini della Procura

Novembre 7, 2025
© 2018 JNews – City News Magazine WordPress theme. All rights belong to their respective owners.nJNews is a top selling 2018 WordPress News, Blog, Newspaper & Magazine Theme.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Cultura
  • Attualità
  • Sport
  • Economia
  • Salute
  • Contatti

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.