È deceduto l’uomo di Marsala che per quasi un anno (10 mesi per la precisione) ha atteso, invano, l’esito di un esame istologico cruciale per la sua salute. Il suo caso era emerso a marzo scorso grazie alla denuncia della figlia, Valentina, durante il clamore mediatico suscitato dai ritardi nella consegna dei referti oncologici presso l’Asp di Trapani. Oggi è arrivata la tragica conferma del suo decesso.
Tutto era cominciato nel gennaio del 2024, quando un’anomalia dietro l’orecchio aveva portato alla scoperta di un carcinoma squamoso. In seguito a questa diagnosi, l’uomo si era sottoposto a un intervento chirurgico il 4 aprile all’ospedale di Marsala. Tuttavia, il campione prelevato per l’esame istologico non era mai arrivato a destinazione a causa di disfunzioni e disorganizzazione all’interno della sanità locale.
Per diversi mesi, la famiglia aveva cercato risposte senza ottenere nulla. Il laboratorio di anatomia patologica di Castelvetrano era stato temporaneamente chiuso per carenza di personale, e solo alla fine di febbraio 2025 Valentina era riuscita a scoprire che il referto era stato effettivamente redatto il 6 dicembre 2024 a Caltagirone, ma mai comunicato ai familiari.
Nel frattempo, le condizioni del paziente erano peggiorate rapidamente. Una nuova diagnosi aveva evidenziato la presenza di metastasi epatiche. Secondo i medici, se l’esito dell’analisi fosse stato disponibile in tempi utili, sarebbe stato possibile tentare un trattamento efficace. Ma ormai era troppo tardi.