Secco no del presidente Schifani all’assessore Turano sull’Avviso 7 che stanzia oltre 60 milioni di euro per percorsi formativi destinati ad adulti disoccupati con la finalità di riqualificarli per il collocamento nel mercato del lavoro.
Il governatore della Sicilia boccia l’operato del suo assessore e ci mette una pezza per stemperare la bagarre scoppiata con la pubblicazione dell’avviso pubblico 7 e l’immediato ritiro. Il 30 aprile 2025 sarà ricordata come la data del flop politico e amministrativo dell’Assessore Turano e dei suoi uffici. Andava accelerata la spesa dei 60 milioni per evitare il fondato rischio di perderli ed invece è accaduto esattamente il contrario. Perché ad essere oggetto di veementi contestazioni da parte di alcune associazioni di enti datoriali almeno tre passaggi del bando ritirato, ufficialmente per refusi nell’allegato. Favoletta alla quale nessuno, ma proprio nessuno aveva creduto, Le questioni sono altre e ben più rilevanti, vista l’imponente somma messa a disposizione con l’Avviso. A partire dalla procedura a sportello per la prenotazione delle risorse finanziarie previste dall’Avviso fino ad esaurimento delle stesse.
E sulla prima, il click day, si sono scatenate le critiche perchè non risponderebbe ad una valutazione di merito e di qualità ma soltanto alla velocità con la quale ci si prenota. La seconda critica riguarda la scelta dell’assessore Turano di introdurre un meccanismo di ampliamento delle risorse prenotabili col sistema del click day dagli enti di nuovo accreditamento. Come a voler sottolineare una precisa direzione di marcia che dovranno seguire le risorse poste a bando. Su entrambi i temi il presidente Schifani è stato perentorio chiedendo la riscrittura del testo per correggere contenuti e atteggiamenti politico-amministrativi che non sono piaciuti affatto. Sulla terza criticità, quella relativa all’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro nulla si sa. Né da Palazzo d’Orleans né dall’assessorato di viale Regione siciliana. Eppure la spaccatura in seno alle associazioni datoriali è stata netta. Non sono mancate le dichiarazioni ed i distingui nei giorni scorsi tra chi è favorevole al click day e chi è nettamente contrario. Così come alcuni datoriali hanno contestato apertamente le premialità a favore degli enti di nuovo ingresso. Sul terzo argomento di scontro – il contratto – in particolare la posizione dell’associazione datoriale Federterziario è stata chiara e contraria a quanto riportato nell’Avviso 7 sulla fantomatica indicazione di preferibilità ad un particolare contratto con consequenziale esclusione degli altri, anticipando di trascinare nelle aule di tribunale l’avviso con tutto il corredo di polemiche e strascichi.
Sulla complessa ed ingarbugliata vicenda politica che ha costretto il presidente della Regione siciliana a bocciare il suo componente della giunta di governo, ha preso posizione il deputato del gruppo Misto all’Ars, Santo Primavera.
“L’avviso 7 nella sua prima edizione può rappresentare una buona pratica amministrativa svolta dal Dipartimento Formazione Professionale della Regione Sicilia per la gestione dei corsi finanziati con il Fondo Sociale Europeo – afferma il parlamentare catanese. Che aggiunge: “Con l’avviso 7 è stata introdotta una procedura efficiente ed efficace in tutti i passaggi amministrativi per rispondere da un lato ai bisogni di formazione espressi dalle imprese e dall’altro al bisogno di lavoro qualificato di migliaia di disoccupati siciliani. Infatti, il primo step dell’avviso è rappresentato dalla costituzione del catalogo dell’offerta formativa su base provinciale; per la sua formulazione sono stati utilizzati i dati del sistema informativo Excelsior di Unioncamere che ha permesso un monitoraggio continuo delle prospettive occupazionali e dei fabbisogni professionali, formativi e di competenze manifestati dalle imprese”.
Per il parlamentare siciliano la prima esperienza dell’avviso 7 è stata positiva. Lo stesso chiarisce che: “Non solo il catalogo ha rappresentato a livello di strategia un modello virtuoso ma anche a livello di gestione l’avviso 7 ha permesso un iter più veloce di approvazione e rendicontazione dei corsi con l’ausilio di una piattaforma informatica che ha funzionato superando l’annoso problema di carenza del personale del Dipartimento”.
In merito alla procedura a sportello si schiera tra i favorevoli. “Anche la prenotazione delle risorse attraverso il click day – sottolinea – ha permesso un’equa distribuzione delle risorse su base provinciale permettendo una maggiore capillarità dell’offerta di formazione su base territoriale” E poi non fa mancare la frecciatina agli oligopolisti del settore, i pochi enti sovradimensionati che vorrebbero gestire da soli le risorse pubbliche. Sulla questione Primavera precisa che “Tale avviso crea troppi fastidi agli enti che agiscono in oligopolio nella formazione in Sicilia per due motivi: il primo riguarda l’accesso al click day che può essere effettuato secondo l’avviso con spid per due soli accessi per ente. Tale soluzione favorisce gli enti piccoli a discapito dei grandi enti, a questo proposito alcuni hanno chiesto uno spid di accesso per sede formativa per un totale di 30 spid al posto di 2 con ovvie conseguenze”.
Sulla vicenda riguardante l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro, Primavera dice la sua: “Sarebbe auspicabile demandare alla libera contrattazione delle parti e auspico che sentite le parti datoriali e sindacali, l’assessore si possa al più presto rinnovare la pubblicazione dell’Avviso 7”.