Replica netta del Presidente Quinci all’On. Turano che nei giorni scorsi aveva dichiarato ai colleghi di TP24 che “Il Libero Consorzio dispone di un avanzo di amministrazione di 51 milioni di euro, di cui circa 36 milioni possono essere immediatamente investiti nella viabilità. Il problema – sottolinea – non è la mancanza di risorse, ma l’assenza di programmazione”.
Di seguito il testo:
Con stupore prendo atto dell’intervento dell’assessore regionale Turano, al quale rispondo con chiarezza. Lo ringrazio per la dettagliata ricostruzione finanziaria, anche se il tono usato — più da “maestrino” che da rappresentante istituzionale — mal si addice alla serietà delle questioni sollevate. Le mie dichiarazioni, infatti, esprimevano l’allarme condiviso dalle amministrazioni provinciali di tutto il nostro Paese, non meri sfoghi personali. Sarebbe bastato, infatti, leggere la corposa rassegna stampa anche nazionale per appurare la grande e compatta campagna mediatica messa in campo da tutti i presidenti provinciali (di tutti i partiti!) che ha avuto grande risonanza e raggiunto un risultato politico per nulla scontato: il Governo fa dietro front annunciando la restituzione di 350 milioni di euro, precedentemente sottratti dal Decreto Milleproroghe. Un risultato ottenuto non da un partito, ma da un’azione istituzionale seria e unitaria — ben più efficace delle narrazioni autocelebrative. Avrei trovato più coerente al ruolo di un assessore regionale, farsi portavoce della problematica presso il proprio partito, come invece altri autorevoli politici hanno fatto, e provare a tutelare il proprio territorio, piuttosto che rispondere in maniera infastidita a chi solleva il problema.
Abbiamo posto una seria questione politica, ed il Ministro Salvini ne ha preso atto ed ha assunto una risposta positiva.
Risultato che oggi abbiamo ottenuto anche senza il suo contributo.
Il “Governo del territorio” non significa sommare numeri su un foglio, ma saper affrontare problemi complessi con competenza, risorse e visione. Se fosse semplice come lo racconta l’assessore, la Sicilia sarebbe oggi un modello virtuoso. Ma non lo è, e i cittadini lo sanno bene.
Raccontare che, poiché ci sono dei soldi in cassa, possiamo fare a meno di importanti risorse, che queste ci possono essere tranquillamente tolte ancora una volta, la dice lunga sulla cura del proprio territorio e dei cittadini.
Quanto alle nomine, rassicuro tutti: sceglierò il vicepresidente con criteri di merito, non in base a equilibri di coalizione. Sono aperto al contributo di ogni forza, incluso quello dell’assessore, purché concreto e utile.
E infine mi venga consentita una battuta, lo faccio col sorriso: i corsi di recupero servono per coloro che sono stati rimandati, ci dovrebbe pensare l’Assessore Turano che, a differenza nostra, è appena stato rimandato dalla politica trapanese. Un momento di riflessione non fa mai male, e magari aiuta ad evitare una solenne bocciatura.