Il proliferare incontrollato di parchi eolici e fotovoltaici nel territorio del Belìce sta alimentando una crescente ondata di protesta da parte dei sindaci della zona. A preoccupare gli amministratori locali non sono solo le pale eoliche alte fino a 200 metri o le vaste distese di pannelli solari che occupano superfici pari a decine di campi da calcio, ma soprattutto il rischio di compromettere in modo irreversibile un paesaggio ancora intatto e l’equilibrio economico di un’area da sempre legata all’agricoltura e, più recentemente, anche al turismo sostenibile.
Il grido d’allarme è emerso con forza durante il consiglio comunale aperto che si è tenuto ieri a Castelvetrano, in provincia di Trapani, al quale hanno partecipato i sindaci della Valle del Belìce e alcuni deputati regionali.
Pur dichiarandosi favorevoli alla transizione energetica e alla lotta contro i cambiamenti climatici, i sindaci hanno denunciato quello che definiscono un vero e proprio “assalto selvaggio e indiscriminato” al territorio. Un’espansione priva di regole – sostengono – che rischia di trasformare il volto stesso della Sicilia occidentale, rendendo urgente un nuovo equilibrio tra sviluppo delle rinnovabili e tutela del paesaggio e dell’ambiente.
Durante il dibattito, è stato evidenziato come le richieste di connessione alla rete elettrica per nuovi impianti abbiano superato di ben quattro volte gli obiettivi regionali previsti dalla normativa. Le province di Trapani e Agrigento risultano tra le più interessate da questa pressione.
Dopo un primo documento firmato lo scorso gennaio su iniziativa del sindaco di Montevago, Margherita La Rocca, i primi cittadini del Belìce si preparano a sottoscrivere una nuova presa di posizione. Tra le richieste: la sospensione immediata delle procedure autorizzative in corso, la revoca dei permessi per i cantieri ancora non avviati e, soprattutto, l’elaborazione da parte della Regione Siciliana di un piano che individui con chiarezza le aree non idonee alla realizzazione di nuovi impianti eolici e fotovoltaici.